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L’emergenza COVID-19 sta cambiando le abitudini di consumo degli italiani aprendo nuove sfide e opportunità per i retailer.
“In questi giorni si sta diffondendo sempre di più la consapevolezza che resta- re a casa sia una necessità fondamentale per ridurre l’impatto del coronavirus e accelerare l’uscita da una situazione di emergenza.
Il settore dell’e-commerce è quello che maggiormente può offrire supporto alle persone permettendo di ordinare on line diverse tipologie di prodotto.
Questo rappresenta una sfida ma anche un’opportunità soprattutto perché, in questo contesto, anche coloro che prima non erano abituati a fare acquisti online oggi stanno necessariamente mettendo da parte le proprie preoccupa- zioni verso questo strumento.
Questa dinamica si riflette sul breve periodo con un aumento delle vendite online, ma ancor di più, sul lungo periodo potrebbe condurre le persone a cambiare radicalmente le proprie abitudini di acquisto, incrementando l’uso strumenti digitali perché l’esperienza vissuta in questo momento ha, almeno in parte, sconfitto o attenuato la diffidenza dei consumatori”.
In Italia, sono incrementati di oltre il 30% in termini di quantità gli acquisti (non più piccole ma grandi quantità) gli shop online rispetto a quelli fisici (per evitare la folla) e in orari più estesi, in quanto lo consente una nuova organizzazione del lavoro, spesso in smart working.
Si è assistito a un vero e proprio boom che ha investito il settore dell’e-Commerce. Secondo i dati Nielsen, l’emergenza contagio sta determinando un aumento delle vendite online di prodotti di largo consumo pari all’81%, circa 30 punti percentuali in più rispetto al periodo che ha preceduto l’esplosione dell’emergenza sanitaria legata.
La situazione di emergenza sta contribuendo al ripensamento del sistema di vendita da parte dei brand e dei retailer, sottolineando l’importanza dell’adattamento agli scenari e alle modalità di acquisto e consumo che cambiano rapidamente. Il settore che attualmente sta registrando margini di crescita in questo periodo critico, legato alle misure messe in atto che hanno determinato la chiusura, seppur momentanea, di molti store fisici, è quello dell’ecommerce: l’87% degli utenti attivi ha dichiarato di aver cercato prodotti e servizi da comprare online, mentre il 77% ha acquistato su internet un prodotto negli ultimi mesi.
Il valore degli acquisti online in Italia nel 2019 ha sfioratoi 31,6 miliardi di euro, con una crescita pari al 15% rispetto al 2018 e con un incremento in valore assoluto più alto di sempre (4,1 miliardi di euro). Questi i numeri dell’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano e di Netcomm.
Sono significative le differenze fra comparti merceologici: oltre l’85% dei retailer di abbigliamento, editoria, fai da te, informatica ed elettronica utilizza i canali digitali per vendere, mentre nell’alimentare solo il 55% è attivo con un sito eCommerce L’analisi condotta da FIND, su 11 categorie campione, ha confermato le tendenze di questo particolare momento storico: la spesa online così come le farmacie online stanno registrando incassi record. Impossibilitati a muoversi e impauriti dai contatti con gli altri consumatori, gli Italiani hanno fatto un massiccio ricorso al commercio elettronico, anche nel settore della grande distribuzione. Secondo i dati raccolti da Iri, nelle tre settimane che vanno dal 17 febbraio all’8 marzo le vendite online della Gdo hanno fatto registrare un balzo del 73,5%.
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